Lo scaffale narrativo e transmediale: ripensare le collezioni e le esperienze di lettura in biblioteca
Dipartimento di Studi storici Università di Torino, sara.dinotola@unito.it
Dipartimento di Studi storici Università di Torino, roberto.testa@unito.it
Gli autori condividono i contenuti del contributo nel suo insieme. A Sara Dinotola vanno attribuiti i paragrafi: Introduzione; Le collezioni a quattro strati dello scaffale narrativo e transmediale; Integrare gli scaffali narrativi e transmediali negli spazi delle biblioteche: possibili soluzioni; Questioni e fasi del processo gestionale: verso la definizione di procedure operative; a Roberto Testa i paragrafi: Dal browsing allo scrolling: interfacce per l’esplorazione delle collezioni delle biblioteche; Approfondire la ricerca: recuperare informazioni legate a temi di attualità. L’ultimo paragrafo, Conclusioni e sviluppi futuri, è stato elaborato congiuntamente da Sara Dinotola e Roberto Testa.
Per tutti i siti web la data di ultima consultazione è il 5 maggio 2025.
Abstract
Il contributo approfondisce alcune questioni centrali nell’ambito del progetto Transmedia Library Shelf Experience, promosso dal Dipartimento di Studi storici dell’Università di Torino e finalizzato alla prototipazione di una nuova tipologia di scaffale, definito narrativo e transmediale. Dopo una presentazione degli scenari di riferimento e delle premesse concettuali del progetto, l’attenzione si focalizza sulle modalità attraverso cui viene declinato il tema relativo alla rappresentazione bibliografica della realtà. Gli scaffali narrativi e transmediali consentono di valorizzare l’orientamento ai fenomeni proprio di un approccio transdisciplinare, multidimensionale e meno autoreferenziale. Ciò comporta la necessità sia di adottare nuovi modelli di organizzazione concettuale e spaziale dell’offerta bibliografica, sia di ampliare il concetto stesso di collezione, contemplando anche contenuti situati al di fuori dei confini fisici e virtuali delle biblioteche. Di conseguenza, è opportuno ripensare le pratiche di sviluppo e gestione delle collezioni, dalla fase di programmazione e selezione a quella di mediazione. La modalità comunicativa 'narrativa', supportata da una serie di interfacce analogiche e digitali, è volta a favorire l’attività di browsing, facilitando l’orientamento, la ricerca e al tempo stesso la scoperta delle informazioni. Gli scaffali narrativi e transmediali intendono, quindi, non solo andare incontro alle esigenze informative e di approfondimento sui complessi fenomeni della contemporaneità, ma valorizzare anche il ruolo delle biblioteche come luoghi esperienziali, della ricerca esplorativa, dell’interattività e del coinvolgimento emotivo.
English abstract
The paper explores some central issues within the Transmedia Library Shelf Experience project, promoted by the Department of Historical Studies of the University of Turin and aimed at the prototyping of a new type of library shelf. After a presentation of the reference scenarios and the conceptual premises of the project, the focus shifts to the ways in which the subject of the bibliographic representation of reality is addressed. The integration of narrative and transmedia elements within these shelves serves to enhance the orientation of phenomena within a transdisciplinary, multidimensional and less self-referential approach. This entails the need both to adopt new models of conceptual and spatial organisation of the bibliographic offer and to broaden the concept of collection itself, also contemplating content located outside the physical and virtual boundaries of libraries. Consequently, collection development and management practices should be rethought, from the planning and selection phase to the mediation phase. The ‘narrative’ mode of communication, supported by a series of analogue and digital interfaces, is intended to foster browsing, facilitating orientation, research and at the same time the discovery of information. The narrative and transmedia shelves are thus intended not only to meet the need for information and in-depth study of complex contemporary phenomena, but also to enhance the role of libraries as places of experience, exploratory research, interactivity and emotional involvement.