Vol. 6 n°2 - La biblioteca nel mondo che verrà

Articoli

Robert Darnton

Digitalizzare, democratizzare

Focus

Luca Valenza

La biblioteca del benessere

Focus

Gino Roncaglia, Vincenza Benigno, Giovanni Caruso, Antonella Chifari, Luca Ferlino, Giovanni Fulantelli, Manuel Gentile, Mario Allegra, Licia Cianfriglia, Stefania Capogna, Maria Chiara De Angelis, Flaminia Musella, Mario Priore

L’educazione e la distanza: le risposte della scuola e il ruolo delle biblioteche scolastiche

Focus

Editoriale

Quale biblioteca nel mondo che verrà?

Nelle scorse settimane la discussione generata dai provvedimenti restrittivi del Governo e delle Regioni ha toccato anche i temi relativi alle istituzioni culturali, e molti hanno protestato per la chiusura delle sale cinematografiche e dei musei, per le difficoltà patite dallo spettacolo dal vivo, per il venir meno dei servizi bibliotecari, e così via. Molti hanno cercato di argomentare la “essenzialità” della cultura, come se si trattasse di formulare una graduatoria, per far prevalere le attività commerciali e produttive o l’accesso alla conoscenza o l’intrattenimento, come se i due ambiti fossero contrapposti. Personalmente, condivido quanto scritto da Chiara Saraceno sul quotidiano la Repubblica: «Contro la pandemia non basta agire, bisogna anche pensare. C’è bisogno di stimoli alla riflessione, ad alzare e muovere lo sguardo in modo da contrastare il rischio di ritirarci, impauriti e talvolta rabbiosi, nel nostro particolare». Da qui credo che si debba partire per immaginare il ruolo che l’uso delle biblioteche potrà esercitare nel mondo che verrà.

Questo fascicolo intende fornire un contributo all’analisi del presente e alla progettazione del futuro. Ci piacerebbe che i lettori utilizzassero la rivista come una lente attraverso cui guardare il cambio di paradigma che stiamo attraversando.

Con questo obiettivo cerchiamo di offrire un ampio panorama di esperienze, opinioni, materiali di lavoro utili per chi è impegnato a riposizionare le biblioteche in un orizzonte ancora tanto incerto.

Accanto alla voce dei bibliotecari e degli studiosi che si occupano di biblioteche, abbiamo voluto sentire anche alcune personalità del mondo intellettuale, particolarmente attente all’ambito bibliotecario.

In apertura troverete ciò che alcuni esperti italiani e stranieri hanno scritto per noi: Robert Darnton ritiene che sia essenziale incanalare il cambiamento per evitare che divenga fattore di privilegio e di rendita monopolistica, volgendolo invece a beneficio di tutti; Lorenzo Soccavo vede nel mondo digitale l’opportunità per disporre di spazi ulteriori e d’accompagnamento alla fruizione delle biblioteche pubbliche, senza che si sostituisca a esse; Luca Ferrieri ritiene che l’accelerazione che la pandemia ha imposto alla crisi dei modelli classici di servizio bibliotecario non possa essere affrontata con i consolidati strumenti che siamo abituati a usare, ma richieda un approccio fortemente interdisciplinare; José Antonio Cordón García riflette sullo sviluppo delle pratiche e degli strumenti di lettura digitale, intesa come pratica sociale e come pratica culturale; Enrico Giovannini discute i temi dello sviluppo sostenibile, affermando che le biblioteche possono giocare un ruolo significativo anche nella ricostruzione delle relazioni sociali.

Lo scenario va declinato in vario modo. Troviamo per questo alcune rassegne sulle risposte con cui hanno reagito al lockdown le biblioteche all’estero (Maurizio Caminito) e in Italia (Anna Bilotta), su come hanno comunicato con i loro utenti (Laura Testoni), sui feedback ricevuti (Francesca Nidola e Manuela D’Urso), su come si sono organizzate per garantire l’accesso ai documenti (Giovanna Colombo, Loriana Maimone, Giulio Marconi). Presentiamo anche contributi sulla biblioteca come luogo del benessere e del welfare culturale (Luca Valenza), sulla necessità di ripensare gli spazi (Marco Muscogiuri), sulla erosione del ruolo della biblioteca come centro di accesso all’informazione e alla conoscenza (Maurizio Lana). Un tema di discussione molto sentito tra gli studenti, gli insegnanti e le famiglie è quello della didattica a distanza e, quindi, anche del sostegno che le biblioteche scolastiche possono dare in questa fase (ne discutono Gino Roncaglia; Vincenza Benigno, Giovanni Caruso, Antonella Chifari, Lucia Ferlino, Giovanni Fulantelli, Manuel Gentile, Mario Allegra; Stefania Capogna, Licia Cianfriglia, Maria Chiara De Angelis, Flaminia Musella; Mario Priore).

Ne è scaturito un fascicolo molto più corposo del solito, e abbiamo deciso di prenderci lo spazio che ci serviva. Tuttavia, una parte della documentazione (grafici, tabelle, illustrazioni) che accompagnava alcuni articoli abbiamo dovuto necessariamente renderla disponibile solo sul web. Queste circostanze hanno indotto la redazione e l’editore a una riflessione sull’organizzazione dei contenuti, che abbiamo cominciato a fare al nostro interno e che potrà portare ad alcuni significativi cambiamenti a partire dal prossimo numero.

Giovanni Solimine