N.2 2019 - La libertà intellettuale

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«#BiblioVerifica», il blog a supporto del cittadino fact-checker

Damiano Orrù

Biblioteca “Vilfredo Pareto”, Facoltà di Economia, Università di Roma “Tor Vergata”; orru@economia.uniroma2.it

Paola Coppola

Biblioteca “Vilfredo Pareto”, Facoltà di Economia, Università di Roma “Tor Vergata”; coppola@economia.uniroma2.it

Per tutti i siti web l’ultima consultazione è stata effettuata il 10 ottobre 2019.

Abstract

Il blog «BiblioVerifica» si propone come spazio di reference partecipativo, libero e aperto a tutti i cittadini. La piattaforma nasce per contrastare la disinformazione e la propaganda, senza per questo “trasformare” il bibliotecario in un debunker o in un demistificatore.

Il “bibliovolontario”, impegnandosi come blogger, ha il compito di incoraggiare e supportare gli utenti dei social media alla verifica dei fatti, al confronto delle fonti, al dibattito costruttivo e civile, superando i condizionamenti dei propri bias cognitivi. Ciascun cittadino ha così l’opportunità di potersi trasformare in un vero e proprio fact-checker capace di accedere alle informazioni – senza tutor o mentori – per attivare un processo di collaborazione civica in rete tramite le piattaforme social.

English abstract

The «BiblioVerifica» blog aims to be a collaborative reference space, open to all citizens. The platform has been created to fight disinformation and propaganda, by using media and data literacy, without “transforming” librarians into a debunker or demystifer. The mission of a “Bibliovolontario”, as a blogger, is to encourage and support users in fact-cecking, comparing sources, engaging meaningful and civil debate, beyond personal cognitive bias. This way each citizen has the opportunity to transform himself into a real “fact-checker”. He is able to access and re-use information – without tutors or mentors – fostering civic collaboration activities by social platforms, chat, blog, etc.

Negli ultimi anni i temi della disinformazione e della propaganda tramite i mezzi di informazione sono stati centrali (anche) nel dibattito che ha accompagnato la media information literacy. L’esplosione dell’utilizzo degli strumenti di comunicazione online (chat, social network, blog, forum, canali video ecc.) ha moltiplicato esponenzialmente la velocità e l’ampiezza della diffusione di informazioni, bypassando ogni selezione e filtro, rendendo indifferibile l’urgenza di sensibilizzare i cittadini rispetto alla attendibilità delle fonti, ai rischi di strumentalizzazione, alle conseguenze di una condivisione avulsa da quell’approccio critico indispensabile per valutare “post” e, in genere, per riconoscere contenuti fuorvianti e/o sensazionalistici.

Secondo l’Edelman Trust Barometer 2019, si assiste sempre più all’incremento di consumer e amplifier di news e informazioni a livello globale (22%) (Fig. 1).

 

Figura 1 Tasso di utilizzo e condivisione delle notizie da parte degli utenti in rete

Tale fenomeno si accompagna alla percezione (73% della popolazione) che la disinformazione possa rappresentare una potente arma a livello politico e sociale. Questo sentimento è confermato anche dal tasso crescente di sfiducia nei confronti dei social media a favore di quelli tradizionali e dei motori di ricerca (Fig. 2).

Figura 2 Fiducia nelle fonti di informazione

Non a caso, già nel 2016, l’«Oxford dictionaries» decreta post-truth parola dell’anno, intesa come riferimento a circostanze in cui i fatti oggettivi hanno meno influenza nell’orientare l’opinione pubblica rispetto agli appelli emotivi e alle convinzioni personali. Analogamente nel 2017 il blog «Collins dictionary» elegge quale parola dell’anno fake news, mentre l’IFLA divulga l’infografica How to spot fake news, tradotta oggi in 42 lingue, a supporto di una media literacy a uso e consumo di tutti i cittadini della rete.

In questo contesto, il 25 marzo 2017, la Biblioteca “Vilfredo Pareto” dell’Università di Roma “Tor Vergata” lancia il blog «BiblioVerifica», una piattaforma di public engagement basata sulla media information literacy (MIL), al fine di incoraggiare e orientare il cittadino a praticare il fact-checking in modo autonomo e consapevole, tramite l’accesso all’informazione responsabile fondata sui principi di accuratezza, tracciabilità, indipendenza, legalità, imparzialità.

Il blog non ha costi di gestione o manutenzione, poiché si avvale della piattaforma WordPress. I bibliotecari-blogger contribuiscono alla redazione a titolo libero e gratuito, senza vincoli redazionali e senza filtri di enti e/o organizzazioni: ogni redattore è personalmente responsabile dei contenuti divulgati. In questi anni di avvio hanno contribuito otto “bibliovolontari”, professionisti del mondo delle biblioteche italiane pubbliche e private, non solo accademiche.

Le pratiche di analisi e verifica delle informazioni supportano il “bibliovolontario” nel realizzare una nuova forma di digital reference aperta a tutta la comunità internet, applicando i principi deontologici, in primis il libero accesso all’informazione in modo imparziale e completo, indipendentemente da opinioni e orientamenti personali e senza alcuna forma di censura.

«BiblioVerifica» propone la condivisione di:

  • fonti attendibili a livello nazionale o internazionale, con enfasi su open data e pubblicazioni ad accesso aperto e libero;
  • strumenti di ricerca offerti dalla rete, liberamente fruibili da ogni cittadino;
  • strategie di verifica delle notizie e dei contenuti proposti da stakeholder e follower.

In tal modo il cittadino viene coinvolto per stimolare il pensiero critico e comprendere i personali preconcetti cognitivi (bias) attraverso diverse forme di autovalutazione e interazione.

Ogni persona dispone di svariati canali per chiedere verifiche, segnalare potenziali bufale, proporre strumenti, fonti e/o strategie ai redattori.

Questo coinvolgimento è tecnicamente garantito tramite moduli web ad hoc, chat, forum pubblici, canali social, commenti ai post, e-mail.

Nei primi trenta mesi il blog ha proposto periodicamente diversi spazi ed eventi partecipativi. Alcuni esempi:

  • “Oscar della bufala”: chiunque può segnalare bufale circolate nell’anno precedente; queste vengono poi messe in votazione nella settimana in cui ricorrono il “BiblioVerifica Day” (25 marzo) e l’“International Fact-Checking Day” (2 aprile), senza costi di partecipazione o premi per il vincitore;
  • “BiblioVerifica Olympics”: ogni cittadino può cimentarsi nella verifica delle proprie capacità nel saper distinguere tra satira, disinformazione, contenuti verificabili, propaganda, tra il 15 agosto e il 20 settembre, senza costi di partecipazione o premi per il vincitore;
  • “Bibliografia partecipata”: in occasione della Giornata mondiale del libro, i cittadini possono consigliare libri sul fact checking, sul data journalism, sulla media literacy e sul debunking;
  • “Calendario condiviso”: ogni redattore può proporre eventi e appuntamenti per l’anno successivo, promuovendo occasioni utili per sviluppare il senso critico e la verifica di notizie e dati;
  • “A scuola di BiblioVerifica”: occasionalmente i “bibliovolontari” vengono coinvolti in atenei e scuole di ogni ordine e grado per esporre strumenti di ricerca, strategie di verifica e fonti istituzionali, mostrando le potenzialità del blog e le forme di partecipazione.

Nei primi due anni e mezzo «BiblioVerifica» ha registrato un totale di 22.000 visualizzazioni dei post e oltre 42.800 delle pagine (ad esempio “Proponi”, “Richiedi”, “Bibliografia”, “FAQ”, “Quora” ecc.) da parte di oltre 8.400 utenti. Contestualmente le piattaforme di condivisione hanno coinvolto numerosi follower: 90 su Meetup, 270 su Facebook, 125 su Instagram. Nello stesso periodo sono stati pubblicati 165 post per la condivisione di 65 eventi, 26 strumenti, 15 fonti, 32 strategie, 25 per l’“Oscar della bufala”, 2 bibliografie partecipate, 2 calendari condivisi, 2 “Olympics quiz”.

Grazie al carattere laboratoriale e ai suoi contenuti, il blog rappresenta una delle iniziative con cui la biblioteca intende svolgere un ruolo proattivo nei processi di formazione long-life in linea con le politiche e strategie di “terza missione” dell’ateneo, favorendo la “sostenibilità” declinata negli indici BES (Benessere equo e sostenibile) e negli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs - Sustainable development goals) indicati nell’Agenda 2030 delle Nazioni unite. In particolare:

  • «fornire una educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti (SDG 4)»; «assicurarsi che tutti i giovani e una parte sostanziale di adulti, uomini e donne, raggiungano l’alfabetizzazione e l’abilità di calcolo» (target 4.6).
  • «pace, giustizia e istituzioni solide (SDG 16)»; «garantire l’accesso del pubblico alle informazioni e proteggere le libertà fondamentali, in conformità con la legislazione nazionale e con gli accordi internazionali» (target 16.10).

Con tale prospettiva, «BiblioVerifica» può costituire, a nostro avviso, una effettiva opportunità per contribuire alla crescita culturale, sociale ed economica del territorio, e segnatamente allo sviluppo e potenziamento dell’engagement del cittadino digitale.